Le strutture

RESIDENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA PALAZZO FIESCHI

Residenza Palazzo Fieschi è una Comunità Terapeutica Riabilitativa per il trattamento dei disturbi del Comportamento e dei disturbi della Personalità.

Piazza della Chiesa, 14 – ora Piazza Ghelfi – Savignone

+39 010 936673

sede@fiocco.it

Dott. Michele Solari

Residenza Palazzo Fieschi è una Comunità Terapeutica Riabilitativa per il trattamento dei:

  • Disturbi del Comportamento
  • Disturbi della Personalità

I nostri assistiti sono persone che hanno bisogno di Cure e Assistenza Continuative in regime di Residenzialità, la cui durata non può superare i 36 mesi.

La Direzione Sanitaria è affidata al Dr. Michele SOLARI con il supporto del Dr. Dario NICORA

Direttore di Comunità è il Dott. Luca GAVAZZA

La Direzione Sanitaria coordina l’organizzazione e il lavoro delle varie professionalità presenti a Palazzo FIESCHI. Nella struttura, oltre ai Medici, operano uno Psicologo, Infermieri, Educatori e Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica. A questo gruppo stabile si affiancano saltuariamente tecnici esterni per la realizzazione di attività che richiedono una professionalità specifica.

A Palazzo Fieschi ospitiamo persone con diverse patologie. Alcune sono alla prima esperienza in Comunitàmentre altre hanno già affrontato percorsi di cura in strutture simili.

Proprio per i diversi casi trattati, ogni ospite presenta una particolare situazione clinica.

Pertanto la Terapia Riabilitativa è personalizzata: tutti sono inseriti in un programma terapeutico-riabilitativo individuale. Ognuno è seguito da una mini-équipe di 3 Operatori con ruoli e funzioni diverse, in modo da adattare la cura alle esigenze e alle condizioni dell’utente.

L’intero percorso di cura è monitorato costantemente.

Quotidianamente viene compilato dall’Equipe Sanitaria un diario con le varie informazioni sull’ospite, i suoi progressi, le sue esigenze, la sua condizione.
Settimanalmente è prevista una riunione per verificare il programma di cura e la sua efficacia.

Ogni 6 mesi la mini-équipe redige una dettagliata relazione clinica sui progressi e i cambiamenti della persona. La relazione è poi inviata ai Medici curanti, allegata alla cartella clinica quale testimonianza del percorso individuale dell’ospite all’interno della Comunità.

L’intero programma di cura è indirizzato in un sistema informatico utile a tutti gli Operatori che, in qualunque momento, possono consultarlo e prendere visione dei progressi raggiunti.

Infatti, la qualità della Terapia Riabilitativa è garantita dal sistema informatico, uno strumento che permette di monitorare costantemente lo stato psicofisico di ogni ospite e di orientare l’evoluzione del programma terapeutico, consentendo agli operatori di verificare i progressi raggiunti. In pratica, è un modello piscodinamico integrato con altri modelli terapeutici a seconda delle esigenze, che tiene quindi conto di tutti gli aspetti della condizione psicologica della persona. Il sistema informatico coniuga la qualità dell’intervento personalizzato alla variabilità dell’attività di gruppo.

Oltre a questo strumento c’è un livello di intervento più specifico, dedicato a specifici bisogni di cura.

In generale, le caratteristiche della terapia prevedono:

  • la centralità della persona come punto di partenza per lo sviluppo di un percorso di cura individuale
  • molteplicità di interventi, stabiliti in base agli obiettivi di cura che possono variare dal recupero delle specificità individuali sino a quelli legati all’interazione con le altre persone
  • la ricerca di stabilire un rapporto armonico tra corpo e mente nelle varie attività quotidiane (igiene personale, alimentazione, attività fisica)
  • l’aggiornamento continuo delle diverse professionalità coinvolte
  • la cooperazione e il confronto costante tra i professionisti dell’équipe sanitaria, in modo da adattare rapidamente la cura ai possibili cambiamenti
  • il coinvolgimento dei familiari nella terapia di intervento

Anche i familiari giocano un ruolo importantissimo, in quanto struttura portante del tessuto sociale di appartenenza dell’ospite. Per questo tendiamo a coinvolgerli sin dall’inserimento dell’individuo in comunità, invitandoli a partecipare a gruppi di incontro e informazione a cadenza mensile, in collaborazione con lo staff sanitario.

Inoltre, sono previsti e sollecitati incontri specifici per confronti e chiarimenti in merito al percorso riabilitativo individuale.

In base alle condizioni di ogni singolo ospite stabiliamo degli obiettivi specifici.

In generale, l’obiettivo primario è il miglioramento generale di ogni singolo aspetto della condizione piscofisica sino al raggiungimento del più elevato livello di autonomia e al rientro nel tessuto sociale di appartenenza, ove questo è possibile.

Fondamentale è il coinvolgimento della persona nelle attività che il modello della vita in comunità richiede. Per fare ciò sensibilizziamo costantemente i nostri ospiti insegnando loro a gestire gli spazi personali, incentivando la loro partecipazione, coinvolgendoli, aiutandoli a superare le piccole difficoltà quotidiane.

A Palazzo Fieschi responsabilizziamo i nostri assistiti:
ognuno può uscire dalla struttura informando preventivamente il gruppo e gli operatori, tutti provvedono autonomamente all’acquisto di effetti personali. La gestione del denaro è condivisa e concordata con gli operatori di riferimento; l’ospite può scegliere di tenere con sé il denaro o depositarlo in cassaforte ritirando giornalmente o settimanalmente una quota stabilita. A tal fine utilizziamo spesso carte prepagate. Le uscite e la gestione del denaro possono variare a seconda della situazione clinica del momento e del progetto individualizzato.

Ogni settimana ci riuniamo in un’assemblea di comunità, un momento centrale di valutazione e verifica dell’andamento della vita comunitaria:
ospiti e operatori concordano le decisioni in merito a iniziative ricreative, si parla di problemi di convivenza, vengono accolte proposte e critiche, può essere discusso e variato il regolamento interno.

Residenza Palazzo Fieschi è a Savignone, uno dei comuni più pittoreschi e verdi della provincia di Genovache si trova sulle colline che sovrastano la città. La perla dei monti, era la definizione che veniva data di questo Comune per evidenziarne la vocazione turistica.

La sua posizione privilegiata ed al centro del Paese costituisce indubbiamente un fattore di cura per il percorso riabilitativo. Di fronte alla Villa, poco distante, si trova la piazza centrale, sede del Comune. Alle sue spalle si sviluppa un parco di 3.800 metri quadri.

I nostri assistiti soggiornano in un contesto magnifico, sia all’esterno che all’interno.

I nostri utenti, massimo 25, soggiornano in camere doppie o singole e possono trascorrere tanti piacevoli momenti negli spazi comuni.

Per le patologie a cui è preposta, Residenza Palazzo Fieschi rappresenta una perla incastonata in un grande tesoro, il paesaggio di Savignone.

Le attività ludico e sociali sono un fattore determinante del programma di cura perché sono parte integrante della vita di comunità e, coinvolgendo la persona, aiutano il reinserimento sociale successivo.

Alla Residenza Palazzo Fieschi offriamo una vasta gamma di attività, individuali o di gruppo, giornaliere o settimanali.

Eccone alcune, a titolo esemplificativo:

  • gruppo espressivo, condotto dalla Psicologa
  • attività video
  • gruppo attività motoria
  • gruppo piscina
  • gruppo calcio
  • gruppo itinerante (la struttura è dotata di una autovettura e un pulmino per i tragitti più lunghi e le gite di gruppo)
  • laboratorio di lettura-scrittura

L’ampio spazio verde di cui Residenza Palazzo Fieschi dispone facilita le attività ludico ricreative. Ad esempio, spesso organizziamo barbecue e grigliate.

In tutte le nostre attività gli ospiti sono costantemente seguiti dal nostro personale che li assiste in caso di bisogno.

Inoltre, abbiamo stipulato varie collaborazioni con gli istituti scolastici della zona per consentire ai nostri ospiti di terminare l’istruzione obbligatoria o sviluppare determinate competenze tramite corsi specifici.

Molto importante per il reinserimento sociale è la possibilità, data a chi ha già compiuto un valido percorso terapeutico, di ottenere piccoli lavori retribuiti. Abbiamo infatti stipulato particolari convenzioni con agenzie sociali e cooperative specializzate.

In questo modo facilitiamo il reinserimento sociale riducendo la possibilità di episodi involutivi e verificando sul campo, con i datori di lavori, i progressi raggiunti.

La ristorazione dei nostri ospiti avviene tramite un servizio di cucina interna, in grado di preparare piatti sani e genuini, che ricreano la cucina familiare.

L’alimentazione è un fattore fondamentale perché incide sull’equilibrio psicofisico della persona. Per questo vi poniamo particolare attenzione e prestiamo la massima cura alla preparazione delle pietanze, sempre con un occhio di attenzione a possibili intolleranze o allergie alimentari.

Per accedere alla struttura generalmente il percorso di ingresso prevede alcune fasi.

La prima prevede la richiesta dal parte del Centro di Salute Mentale della ASL: il Medico di riferimento presenta all’équipe curante della nostra struttura una relazione clinica che deve essere valutata per formulare un progetto terapeutico coerente alla condizione clinica dell’ospite.

Successivamente è prevista una visita di conoscenza in struttura dell’assistito, accompagnato dagli operatori che seguono il caso insieme al medico. Anche i familiari possono partecipare alla visita, oppure possono avere un incontro separato con l’équipe.
 Verificata la congruità della richiesta, la relazione viene inserita nella lista d’attesa.
 L’accesso alla struttura può essere richiesto anche da un familiare o dall’ospite stesso. Anche l’autorità giudiziaria può inviare, sempre attraverso il Centro di Salute Mentale di competenza, una richiesta di ingresso.

La seconda fase è dedicata allo svolgimento delle procedure amministrative, attraverso la presentazione della documentazione: carta d’identità, codice fiscale, libretto sanitario, precedente cartella medica (se presente), la comunicazione dell’eventuale tutore, amministratore di sostegno, o altro. Sempre in questa fase l’ASL di competenza redige l’impegnativa di spesa.

Terza fase è l’ingresso vero e proprio, che prevede un periodo di prova che solitamente ha la durata di un mese. Durante questa terza fase l’équipe dei medici curanti formula un progetto terapeutico personalizzato che prevede una serie di colloqui clinici e l’individuazione di specifici obiettivi, quali per esempio: il supporto alla cura della persona, della propria camera, la partecipazione ad alcune attività terapeutiche come il gruppo espressivo. Sempre in questa fase viene aperta la cartella clinica informatizzata del Redancia System, a cui potranno accedere i vari professionisti per verificare passo dopo passo il percorso di cura. Vengono individuati da subito gli operatori di riferimento: medico psichiatra, psicologo, infermiere, educatore. Inoltre, se l’ospite al suo ingresso assume una terapia psicofarmacologica questa viene valutata dal medico curante e nel caso modificata. Anche la diagnosi d’ingresso viene rivalutata attraverso i colloqui terapeutici.
Se in questa terza fase di osservazione si riscontra da parte dei curanti una risposta positiva del paziente, inizia il percorso terapeutico che prevede interventi in ambito psicoterapico, educativo-comportamentale, riabilitativo-sociale, medico-farmacologico.

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