Attività

GRUPPO TERAPEUTICO PER I FAMILIARI

 

Responsabile: Dr. Francesco Tommasini
Psicologa terapeutica: Dr.ssa Antonella Giuliani

 

Al fine di rispondere alle specifiche esigenze delle famiglie con pazienti psichiatrici, la della Villa Von Siebenthal a fronte della sua esperienza ventennale, propone dei Gruppi di sostegno, pensati come spazio, fisico e psicologico, per poter “condividere” ciò che nell’esperienza personale è spesso associato allo stigma e, inevitabilmente, all’isolamento.

I gruppi possono avere una cadenza settimanale o quindicinale e sono aperti a chiunque sia un familiare (coniuge, coppia genitoriale, figli, fratelli, sorelle…) di un paziente psichiatrico, che desideri “camminare insieme” a persone che condividano la stessa sofferenza.

Il modello a cui l’equipe fa riferimento più frequentemente è il Sistemico Relazionale e Psicoeducazionale (Falloon).

Gli obiettivi principali di questo percorso terapeutico di gruppo sono:

  • riattivazione di quelle risorse che la famiglia ha in sé, ma che sono state offuscate dal disagio
  • avere la possibilità di conoscere e sperimentare, nuove modalità di comportamento per migliorare la qualità della vita dell’intero nucleo familiare
  • avere la possibilità di confrontarsi e rispecchiarsi nelle storie e nei vissuti degli altri partecipanti e non sentirsi soli, ma avere la possibilità di condividere
  • aprirsi, raccontare, ascoltare, conoscere per poter rileggere e rinarrare la propria storia di sofferenza
  • parlare direttamente con i protagonisti della malattia
  • insegnare i familiari a non sentirsi impotente nella gestione della malattia
  • insegnare ai familiari a riconoscere i segni precoci della malattia
  • insegnare l’utilizzo dei servizi sanitari territoriali
  • fornire sollievo alle famiglie ma anche nel ridurre le ricadute dei pazienti
  • dare informazioni sulla farmacologia e sulla corretta assunzione della stessa
  • possibilità di creare risorse: gruppi appartamento, associazioni...

Il coinvolgimento dei familiari sulla gestione della malattia e della cura nella quotidianità è diventata una forte discriminante sull'efficacia terapeutica, durante la fase finale del progetto, nello svincolo dalla struttura, dove la famiglia può e deve diventare nuovamente una risposta al dopo ricovero presso le strutture.

Il gruppo familiari ed il coinvolgimento della famiglia nella cura è fondamentale sia nella fase di ricovero breve, per iniziare un percorso di recupero e coinvolgimento della famiglia fin dagli esordi della malattia, rendendo il percorso di cura sicuramente più efficace; sia in un percorso terapeutico più lungo come il passaggio in un Comunità terapeutica, per meglio consolidare le risorse trovate ed avviare un nuovo percorso di cambiamento ed accettazione.

La famiglia assume quindi un ruolo di primaria importanza all’interno di del progetto psicoterapeutico-riabilitativo, poiché è solo tramite una stretta collaborazione tra tutti gli attori coinvolti che è possibile allargare l’orizzonte della complessità del disagio, trovare cioè nuove risposte, più funzionali che coinvolgono sia la famiglia che i servizi.

 

La famiglia non è più considerata né in termini di vittima né in termini di carnefice, ma come sistema affettivo e relazionale fondamentale e come importante co-costruttore dell’intero processo terapeutico.

 

Una cultura della famiglia come risorsa.