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CATARATTA: SINTOMI, DIAGNOSI E CURA - RISPONDE IL DOTT. PROCOPIO PIETRO, MEDICO OCULISTA

Venerdì 6 Giugno 2025

La vista è un bene prezioso, ma con l'avanzare dell'età, problemi come la cataratta possono offuscarla. Se hai superato i 50 anni e noti cambiamenti nella tua visione, è fondamentale non sottovalutare i segnali. Il Dott. Procopio Pietro, medico oculista esperto, risponde alle domande più comuni sulla cataratta, offrendo chiarezza sui sintomi, la progressione, le opzioni di trattamento e le moderne soluzioni chirurgiche. Scopri come affrontare questo comune problema visivo e recuperare una visione nitida per migliorare significativamente la tua qualità di vita.

[D]:Dott. Procopio, cos'è esattamente la cataratta?

La cataratta è un'opacizzazione del cristallino, la lente naturale che si trova all’interno dell’occhio. Con il tempo, il cristallino può diventare più denso e torbido, riducendo gradualmente la qualità della visione. Non è una malattia, ma un cambiamento fisiologico legato all’età. È una condizione molto comune dopo i 50 anni, ma fortunatamente oggi si può gestire con grande efficacia.

[D]: Quali sono i primi sintomi da non sottovalutare?

[Dott. Procopio Pietro]: Molti pazienti riferiscono una visione offuscata, come se si guardasse attraverso un vetro appannato. Altri segnali frequenti includono:

  • Maggiore sensibilità alla luce (soprattutto di notte)

  • Difficoltà nella lettura o nella guida

  • Alterazione dei colori (che appaiono più spenti)

  • Necessità di cambiare spesso gli occhiali

Questi sintomi si sviluppano in modo graduale e, proprio per questo, vengono spesso trascurati.

[D]:Una volta diagnosticata, quanto tempo ci vuole perché la cataratta peggiori al punto da richiedere l’intervento?

[Dott. Procopio Pietro]: La progressione può variare da persona a persona. In molti casi è lenta e costante, ma talvolta può subire accelerazioni improvvise. Ecco perché è importante monitorarla nel tempo con regolari controlli oculistici. Una cataratta “iniziale” può rimanere stabile per mesi o anni, ma se compromette la vita quotidiana, è il momento di agire.

[D]:Se ho una cataratta iniziale in un occhio, è probabile che si sviluppi anche nell’altro?

[Dott. Procopio Pietro]: Sì, è molto frequente. Di solito entrambi gli occhi sono interessati, anche se in tempi diversi. La comparsa nel secondo occhio può avvenire dopo qualche mese o anche dopo anni, ma è una possibilità concreta di cui tenere conto.

[D]:C’è qualcosa che si può fare per rallentare la cataratta?

[Dott. Procopio Pietro]: Non esiste una vera “cura preventiva”, ma alcuni comportamenti aiutano a proteggere gli occhi:

  • Usare occhiali da sole con filtro UV

  • Controllare il diabete (fattore di rischio importante)

  • Seguire una dieta ricca di antiossidanti

La diagnosi precoce è fondamentale per evitare che la cataratta peggiori la qualità della vita.

[D]:Quando è necessario intervenire chirurgicamente?

[Dott. Procopio Pietro]: La decisione si basa su quanto la cataratta limita la vita quotidiana. Non si tratta solo di “vedere bene”, ma di vivere bene. Se leggere, guidare o riconoscere i volti diventa difficile, è il momento di valutare l’intervento.

L’operazione è una delle più sicure e frequenti in ambito oculistico. Si effettua in day hospital, dura pochi minuti ed è del tutto indolore. Già dopo pochi giorni si recupera una visione nitida, con grande beneficio per l’autonomia e la vita sociale.

[D]: Anche se l'intervento è sicuro, ci sono rischi o complicanze?

[Dott. Procopio Pietro]: Come ogni intervento chirurgico, anche quello per la cataratta comporta dei rischi, seppur rari. Le complicanze più comuni, ma poco frequenti, possono includere:

  • Infezioni oculari

  • Infiammazioni post-operatorie

  • Spostamento della lente impiantata

Tuttavia, grazie alle tecniche moderne e all’esperienza degli specialisti, la probabilità di complicazioni è molto bassa.

[D]: C'è il rischio che la vista non migliori dopo l'intervento?

[Dott. Procopio Pietro]: In una piccola percentuale di casi, la vista non migliora come previsto, soprattutto se esistono altre patologie oculari concomitanti (come degenerazione maculare o glaucoma). Ma nella maggior parte dei pazienti, l’intervento porta a un recupero significativo e stabile della visione.

[D]: Esistono diversi tipi di cristallini artificiali? Come si sceglie quello giusto?

[Dott. Procopio Pietro]: Sì, esistono diverse opzioni:

  • Cristallini monofocali: correggono la vista da lontano, ma richiedono occhiali per la lettura

  • Cristallini multifocali: permettono una buona visione sia da vicino che da lontano

  • Cristallini torici: indicati per chi ha astigmatismo

La scelta dipende dalle esigenze visive del paziente e va sempre concordata con l’oculista, che valuterà anche eventuali condizioni preesistenti dell’occhio.

[D]: Dopo l’intervento, è possibile fare a meno degli occhiali?

[Dott. Procopio Pietro]: Dipende dal tipo di cristallino impiantato. Con i cristallini multifocali, molti pazienti riescono a vedere bene sia da lontano che da vicino senza occhiali. Tuttavia, in alcuni casi può rimanere la necessità di un piccolo supporto ottico per la lettura fine o in condizioni particolari.

[D]: L’intervento per la cataratta è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale?

[Dott. Procopio Pietro]: Sì, l’intervento standard con cristallino monofocale è coperto dal SSN. Tuttavia, se si desiderano cristallini premium (come quelli multifocali o torici), può esserci un costo aggiuntivo a carico del paziente. È importante discuterne in fase pre-operatoria per evitare sorprese.

[D]: La cataratta può tornare dopo l’intervento?

[Dott. Procopio Pietro]: No, la cataratta non torna, ma può verificarsi una opacizzazione della capsula posteriore, una membrana sottile dietro il cristallino artificiale. È una condizione benigna e facilmente risolvibile con un trattamento ambulatoriale indolore chiamato YAG laser.

[D]: Un consiglio finale per chi sta iniziando ad avere problemi di vista?

[Dott. Procopio Pietro]: La cataratta può ridurre la qualità della vita, ma oggi è una condizione che si affronta con successo. La chiave è non ignorare i segnali e affidarsi a uno specialista per una diagnosi accurata e tempestiva. La vista è un bene prezioso: prendiamocene cura.
 

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