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L’urologia è una branca specialistica medica e chirurgica che si occupa delle patologie a carico dell’apparato genito-urinario, cioè reni, ureteri, vescica, prostata ed organi genitali maschili esterni.

Per poter capire quali sono i sintomi che caratterizzano i disturbi che dovrebbero indurre a fare una visita urologica vale la pena conoscere l’apparato urinario. Esso è composto dai reni, dalle vie escretrici o ureteri, dalla vescica e dall’ uretra. Il suo funzionamento è assimilabile a quello di un sistema idraulico dove i reni rappresentano il sistema di depurazione e le cisterne dell’acquedotto, gli ureteri il sistema di tubazioni che trasporta l’acqua nelle abitazioni, la vescica il lavandino e l’uretra il tubo di scarico. A parte, il ruolo della prostata, che pur essendo un organo genitale, in quanto responsabile del 90% della composizione del liquido seminale, proprio per la sua collocazione, a manicotto intorno all’uretra, al di sotto della vescica, la prostata viene integrata nel sistema che regola la buona funzionalità dell’apparato urinario.

L’urologo, quindi interviene per garantire che l’urina prodotta dai reni venga espulsa in modo adeguato, rimuovendo l’eventuale ostacolo. I principali sintomi urologici sono difficoltà ad urinare, bruciori o dolore minzionale, ritenzione di urina in vescica, sangue nelle urine, perdita involontaria di urina e dolore al fianco che può irradiarsi verso la zona pubica-genitale. Di fronte a questi sintomi l’urologo cerca di orientarsi verso le possibili patologie intervenendo con un adeguato trattamento.

Gli “attrezzi” dell’ urologo sono tanti ma i cateteri vescicali sono i protagonisti nell’urgenza perché rappresentano il primo sistema per svuotare la vescica quando il deflusso dell’urina è ostacolato. La maggior parte delle malattie che coinvolgono l’apparato urinario vengono diagnosticate e trattate con strumenti mini-invasivi endoscopici attraverso l’uretra. L’occhio dell’urologo come un periscopio, si spinge mediante strumenti sofisticati anche all’interno nell’addome attraverso piccole incisioni della cute (laparoscopia). Se la patologia di base non consente un approccio mini-invasivo, l’urologo garantisce i medesimi risultati con una tecnica tradizionale definita “a cielo aperto”(ferita chirurgica). In fine, da citare anche lo studio della dinamica del sistema di svuotamento vescicale (l’urodinamica) e l’eventuale trattamento dell’ incontinenza urinaria che può essere sia medico che chirurgico.

Il maggior impegno di questo specialista è finalizzato al trattamento oncologico delle neoplasie degli organi genitali ed urinari. Per questo motivo l’urologo si trova giornalmente a confrontarsi con radiologi e patologi per la diagnosi, oncologi e radioterapisti per la terapia e anche psicologi per l’impatto che queste patologie oncologiche hanno sulla qualità di vita dei pazienti.

Anche i disturbi degli organi genitali maschili e della sfera sessuale sono considerati di pertinenza urologica. Si tratta anche in questo caso di una chirurgica molto specialistica che si occupa di diagnosi e trattamento di varicocele, impotenza, infezioni genitali che spesso si associano a quelle urinarie ed infertilità maschile.

L’andrologia è la branca della medicina che focalizza i propri studi sulla salute maschile, con particolare riferimento alle disfunzioni dell’apparato riproduttore e urogenitale. È la controparte della ginecologia, la scienza che si occupa invece delle disfunzioni tipiche femminili.