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ECOGRAFIA OSTEOARTICOLARE: COS’È, A COSA SERVE E QUANDO È INDICATA

Lunedì 16 Giugno 2025

L’ecografia osteoarticolare è una tecnica di imaging utilizzata per la valutazione delle strutture muscolo-scheletriche, come articolazioni, tendini, legamenti, muscoli e nervi periferici. Grazie alla sua natura non invasiva, all’assenza di radiazioni e alla possibilità di effettuare esami dinamici in tempo reale, rappresenta oggi un esame di primo livello in ortopedia, reumatologia e medicina dello sport.

 

Cos’è l’ecografia osteoarticolare?

L’ecografia osteoarticolare si basa sull’uso di ultrasuoni ad alta frequenza per generare immagini in tempo reale delle strutture superficiali e profonde del sistema muscolo-scheletrico. È particolarmente efficace nello studio dei tessuti molli, come tendini, muscoli, legamenti e borse sierose, e consente una valutazione funzionale delle articolazioni.

 

Indicazioni principali

L’ecografia osteoarticolare è indicata per:

  • Lesioni muscolari e tendinee: strappi, stiramenti, tendiniti, borsiti, lesioni legamentose.
  • Patologie articolari infiammatorie: artrite reumatoide, gotta, artrosi in fase iniziale.
  • Follow-up post-traumatico o post-operatorio: monitoraggio dell’evoluzione o del recupero.
  • Procedure interventistiche ecoguidate: infiltrazioni, artrocentesi, biopsie.

 

Vantaggi dell’ecografia osteoarticolare
  • Sicura e non invasiva: non utilizza radiazioni, quindi adatta anche a donne in gravidanza e bambini.
  • Esame dinamico: consente di osservare le strutture in movimento, utile in caso di instabilità articolari.
  • Immagini ad alta risoluzione dei tessuti molli.
  • Accessibilità: esame rapido, ambulatoriale, a basso costo rispetto a RM o TC.

 

Limiti e considerazioni
  • Dipendenza dall’operatore: la qualità dell’immagine e dell’interpretazione dipende dall’esperienza del medico.
  • Difficoltà nella valutazione di strutture profonde: per lesioni intra-articolari complesse o ossee profonde, la risonanza magnetica può essere più indicata.
  • Qualità ridotta in pazienti obesi: la presenza di tessuto adiposo può limitare la definizione delle immagini.

 

Ambiti di applicazione
  • Spalla: valutazione della cuffia dei rotatori, borsite subacromiale.
  • Ginocchio: lesioni del tendine rotuleo, cisti di Baker, versamenti articolari.
  • Caviglia e piede: fascite plantare, tendinopatie del tendine d’Achille.
  • Polso e mano: sindrome del tunnel carpale, tenosinovite.
  • Anca: borsiti, tendinopatie, versamenti.

 

Fonti scientifiche:

  • Bianchi, S., & Martinoli, C. (2007). Ultrasound of the Musculoskeletal System. Springer.
  • Jacobson, J. A. (2017). Fundamentals of Musculoskeletal Ultrasound. Elsevier.
  • European Society of Musculoskeletal Radiology (ESSR). (2023). Guidelines for Musculoskeletal Ultrasound. Disponibile su: www.essr.org
  • Sconfienza, L. M., et al. (2018). “Musculoskeletal Ultrasound: Technical Guidelines.” Insights into Imaging, 9(4), 437–449.

 

FAQ: Domande frequenti sull’ecografia osteoarticolare

 

L’ecografia osteoarticolare fa male?

No, è un esame totalmente indolore e non invasivo, che non comporta alcun fastidio per il paziente.

 

Serve una preparazione specifica?

Nella maggior parte dei casi non è richiesta alcuna preparazione. In alcuni casi, può essere utile portare referti di esami precedenti.

 

Quanto dura un’ecografia osteoarticolare?

La durata varia in base alla zona da esaminare, ma generalmente dura tra i 10 e i 20 minuti.

 

L’ecografia può sostituire la risonanza magnetica?

Dipende dal caso clinico. L’ecografia è utile per i tessuti molli superficiali e per una valutazione dinamica, ma per lesioni più profonde o intra-articolari, può essere necessario ricorrere alla RM.

 

Può essere usata anche per guidare infiltrazioni o prelievi?

Sì, l’ecografia è spesso utilizzata come guida per aumentare la precisione di infiltrazioni intra-articolari, aspirazioni o biopsie.

 

Ecografia Osteoarticolare: cos’è, a cosa serve e quando è indicata